Nome: Guendalina
Nickname: taranee9
Data di nascita: 29 Marzo 1994
Provenienza: Modena, Italia
Piccola sognatrice amante del disegno e delle lingue straniere, timida e silenziosa, amo aiutare gli altri ma senza essere sfruttata. Gelosa ed idiota, dicono che sono dolce, ma anche no.

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achille ACHILLE PIÈ VELOCE

Chi è abituato a titoli molto intuitivi e verosimili, potrebbe interpretare male il contenuto del libro, che non parla affatto delle gesta dell'Achille omerico.

Il primo personaggio, Ulisse, è uno scrittore semi-sconosciuto (difatti ha scritto un solo libro) che lavora nella piccola casa editrice Forge, ossessionato dagli "scrittodattili", ovvero i dattiloscritti che è tenuto a leggere per lavoro. Fidanzato con Pilar Penelope (attraente sudamericana con un lavoro precario e in attesa del permesso di soggiorno), si lascia comunque ammaliare da Circe, la segretaria; per questo si definisce quindi "Poligamo Politropo".
Dopo aver preso il suo solito Dragobruco, gli viene recapitata una lettera:
“Egregio signor Ulisse.
Le scrivo per tre motivi.
Il primo è che lei ha un nome omerico come me.
Il secondo è che ho letto il suo libro. Lei non è Beckett, ma mi ha fatto ridere, cosa che non succede spesso.
Il terzo è che ho un'idea da sottoporle.
Immagino che nessuno di questi motivi sia convincente, ed è una garanzia per lei che io me ne renda conto.
Perciò aggiungo altri tre motivi.
Se lei riuscisse a concepire nella sua testa una qualsiasi definizione di normalità in nessuno modo io rientrerei nella sua definizione.
So che lei risponde a tutti quelli che le inviano uno scritto.
Non è un atto di eroismo, ma è comunque una cosa rara.
Io posso scrivere poco e con fatica, e tra breve tempo non potrò più scrivere e ne morirò...
Se mi vuole contattare telefoni a questo numero… giovedì, esattamente alle 19. Le risponderà una voce di donna. Mia madre. Lei parlerà per me. L'uomo è un creativo parassita del mondo, ma ciò che cambia la vita, ciò che la perde e la riconquista, è donna. Forse mia madre non ci permetterà di entrare in contatto. La prego, insista. Mi basterebbe poterle parlare anche una sola volta. Probabilmente non riuscirò a mandarle una seconda lettera.
Qualsiasi decisione prenda, la prego vivamente di non parlare a nessuno di questa mia iniziativa. Per il momento, le auguro ogni fortuna. Spero che legga queste righe mentre cammina sull'erba di un prato, o in riva a un fiume. Quando mi conoscerà, capirà perché. La prego, chiami all'ora precisa: solo così avrò forse la possibilità di ascoltare la telefonata. Sia puntale. Io purtroppo lo sono.
La vita di un puntuale è un inferno di solitudini immeritate. Non crede?
Suo Achille”


Incuriosito, Ulisse va a casa di Achille e scopre di trovarsi di fronte ad un 30enne colpito da un morbo incurabile, costretto fin da piccolo a vivere sulla sua Xanto "alata", una sedia a rotelle di alta tecnologia, testa deforme, pelle e ossa, che comunica scrivendo sulla tastiera del computer, raramente parla, ed in quei momenti si sente la sua voce rauca e sforzata.
Non esce mai, rimane sempre in casa in compagnia di sua madre Teti e di suo fratello Febo (che odia).

E da qui nasce una strana amicizia tra i due personaggi, un po' scherzano, un po' non si sopportano, ma dopotutto, Achille è pur sempre Achille, un concentrato di cattiveria e intelligenza, di brutalità e fierezza, di durezza e orgoglio.

Questo libro è secondo me molto appassionante, soprattutto quando Ulisse parla con Achille, un po' meno quando lavora nella casa editrice. Il finale ci lascia sospesi nel dubbio, ma in fondo è facile intuire la verità.
Concludo quindi dicendo che questo è il mio libro preferito in assoluto, anche se nella mia vita non abbia letto tantissimo.

Eventi significativi
Il penultimo incontro di Achille e Ulisse avviene durante una cena molto importante, infatti Febo vuole mandare Achille in una famosa clinica (e, ovviamente, Achille è contrario).
Quel giorno Achille era stato chiuso in camera sua, per non combinare guai e/o non spaventare gli ospiti. Ma Achille fa di testa sua, vuole andare in terrazza a godersi il panorama. Il problema è che per andare in terrazza bisogna passare dalla sala da pranzo. Così, approfittando di un blackout, inseriscono delle candele su Xanto e si dirigono verso la terrazza. Ma una volta arrivati, Xanto impazzisce e riporta Achille in sala da pranzo, dove manda in aria le cibarie e fa cadere dalle sedie gli ospiti. Cosciente di aver combinato un cataclisma, Achille si giustifica scherzosamente “Sono la torta, auguri Febo.” E in effetti, con quelle candele e pezzi di cibo addosso, poteva davvero sembrare una torta :D

Durante l'ultimo incontro invece, Achille chiede ad Ulisse di pubblicare il proprio libro a nome suo, o meglio, con il suo “nome nel buio”, citazione dal Liber Sybillae, che si ricollega anche alla frase scritta nella primissima pagina del libro. Dopo gli chiederà un'altra cosa, ma non posso svelarla altrimenti non ci sarebbe più gusto a leggere il libro no? xD

Citazioni
“Qual è il tuo nome nel buio?”

“Mi piacerebbe poter saltare. Staccarmi da terra. Deve essere bellissimo. Se fossi in te procederei a balzi tutto il giorno. Un canguro deve essere la creatura più felice del mondo. Un canguro filosofo innamorato.”

“Un guerriero pellerossa è cento volte più forte di un pilota di bombardiere, e la sua vita è più breve, più degna, più nobile.”